Fosco Maraini, Giuseppe Tucci, blog, copyright e Viesseux
Rispondo qui a un lettore che mi ha commentato, Dio sa perché, e anche diverse volte, in modo molto arrabbiato, ribadendo due cose sull’uso di questo strumento pubblico di informazione e dialogo che il mio “allegro cultural-blog“, come carinamente ha scritto e per cui lo ringrazio (la definizione mi piace moltissimo!):
La foto della bella Pema Chöki Namgyal, che ho messo in un post precedente, l’ho presa in rete, in un sito non ufficiale su Fosco Maraini. Non sapevo che l’avesse scattata lui perché non era indicato e tanto meno era coperta da copyright, quindi l’ho riprodotta in questo sito che comunque, come si vede, non è commerciale ma allegro-culturale o, come è stato scritto, storico-biografico. Non l’ho certo sfruttata a fini commerciali.
In ogni caso, il lettore dice che è sua, di Maraini intendo, e che ne sarebbe proprietario il “Gabinetto Vieusseux in generale e una ampia selezione dello Studio Alinari”. Non so se sia vero, ma ho messo subito un link al centro e, ovviamente, sono disposta a togliere la foto caso mai mi fosse chiesto dai legittimi detentori dei diritti.
Quindi, grazie al lettore per avermi dato la possibilità di precisare questo e grazie anche perché mi è stata data una bella idea per la mia foto di Tucci a destra: mettere il copyright! L’ho scattata infatti io nel 2000, con piena autorizzazione di chi possiede l’immagine.
Dal sito ufficiale del Viesseux apprendo che anche la Biblioteca orientale di Fosco Maraini è stata acquisita dal Viesseux: “più di 8000 volumi riguardanti Giappone, Tibet, Himalaya, India, Corea, Cina, e sei riviste dedicate agli studi sull’Asia orientale, in serie complete sin dal la loro apparizione.” Magnifica, sarà certamente quella che troneggiava alle spalle nell’ampia sala di casa di Maraini, davanti al camino, quando l’ho intervistato!
Andate quindi al Centro Viesseux, situato a palazzo Strozzi a Firenze e diretto dal Dott. Maurizio Bossi: è un’occasione unica per ammirare le stupende foto in Asia di Maraini, che era un fotografo bravo tanto quanto era bravo come scrittore, e consultare la sua enorme biblioteca asiatica.
E non solo. Si legge dalla storia del centro che
Giacomo Leopardi e Alessandro Manzoni furono frequentatori del Gabinetto Vieusseux durante i loro soggiorni fiorentini; tra i numerosissimi soci stranieri che vi si abbonarono, figurano Stendhal, Arthur Schopenhauer, James F. Cooper, William M. Thackeray, Fëdor Dostoevskij, Mark Twain, Emile Zola, André Gide, Rudyard Kipling, Aldous Huxley, David H. Lawrence.
Quando si parla di Tucci e di Maraini si respira sempre un’aria di cultura internazionale</strong! Il Gabinetto Viesseux offre anche manifestazioni culturali, ha un archivio storico, uno contemporaneo e molto altro. Oltre, ovviamente, ad essere situato in un posto prestigioso, uno dei più belli del mondo.
Ho trovato, tornando dal congresso LAV a Roma, il libro di Dacia Maraini con la bella principessa sulla copertina che inaspettatamente mi aspettava sul tavolo di cucina. Andrea, il bizampe con cui divido la vita, l'aveva preso in biblioteca per me. E così sono entrata nella vicenda Tucci/Maraini…che bellezza trovare qui tutte le spiegazioni. Grazie Enrica!
ciao Paola!:)
Sono felice che ti sia utile, a me il mio maestro piaceva. Cattere un po’ difficile però..:)
ciao ciao:)