Sulle tracce di Padmasambhava
Ovunque, in Tibet, Tucci trovò le tracce di Padmasambhava, mago, esorcista e maestro che veniva dalla valle dello Swat ed è considerato il diffusore del buddhismo in Tibet. Ecco quello che scrisse su di lui in La via dello Swat:
[...] sempre ho trovato, lungo le piste stanche e pietrose [del Tibet], le tracce del Guru Rimpocé, il pugnace maestro Padmasambhava. Questi nell’VIII secolo giunse nel Tibet e compì le cerimonie della consacrazione del grande monastero di Samié a sud di Lhasa, splendente con le pagode dorate fra un lento declino di montagne e una pallida distesa di sabbia che scende a lambire lo Tsangpo. Quelle tracce sono ora le impronte dei suoi piedi disegnate sulle rocce, ora grotte ove il taumaturgo riposò, ora montagne ch’egli ha fatto crollare.
Ci voleva un esorcista come lui per domesticare le presenze ostili e operare il miracolo della conversione.
"Ci voleva un esorcista come lui per domesticare le presenze ostili e operare il miracolo della conversione."
Ce ne vorrebbe anche oggi. Che latrina di barbarismo e fanaticismo e’ diventata. Torna, Padmasambhava! Ma che e’ stato il destino delle sue tracce negli anni dopo i viaggi di Tucci? Ne hanno distrutto tutte, come i Talibani distrussero i buddha giganti in Afghanistan?
Sinceramwnte non lo so, ma non lo escluderei.
abbiamo sempre i suoi Terma, però! insegnamenti e pratiche di GuruRimpoce che le tradizionali scuole del buddhismo tibetano, mantengono vive, maestro dopo maestro fino ad oggi.
Questo sì, per fortuna.
Si', grazia a dio per gli Himalaya, che hanno preservato il buddismo tibetano dalla piu' tragica vittoria di barbarismo nella storia umana, la conquista musulmana dell'India, la cui violenza subumana distrusse finalmente la cultura buddista indiana, ben vivente ancora in quel periodo anche se meno e meno differenziata da quella indu'.
Non scordarti però che anche i musulmani, dopo aver depredato e distrutto, portarono la loro grande civiltà e ne crearono una, la moghul, che non è certo secondaria.
Con l’ingresso di quelle vanarasena in Bharata, il Krtayuga fu finito. Anche il barbarismo produce la civilta’ e la cultura alta. Si veda Homer, Dante, Mu’allaqat.
"Ben sem ben sem Bos Indicus"