Su Julius Evola e Tucci
Diego, un mio colto lettore, mi ha ripreso sul fatto che io abbia citato Julius Evola (1898-1974) come l’amico di Tucci, facendomi notare che Evola è molto più conosciuto di lui. Qui potete leggere le sue osservazioni e le mie risposte, scritte di getto una dopo l’altra.
In sunto posso dire che Tucci ha aperto il campo a nuove strade di ricerca, e non solo con le sue spedizioni e con l’IsMEO; Evola no, anche se fu un pensatore assolutamente originale. Tucci ha lasciato una delle più grandi e importanti collezioni di manoscritti tibetani del mondo (forse la terza, considerando anche quella di Beijing), Evola no; Tucci ha aperto il nostro Museo nazionale di arte orientale (che infatti è intitolato a lui), e l’ha fatto con le thangka, gli oggetti, i dipinti, le statue e le suppellettili, nonché con i pezzi di antiquariato e archeologici, che ha riportato lui stesso dall’Asia, Evola no; Tucci ha dato inizio all’archeologia italiana in Asia, che per decenni grazie a lui ha primeggiato; Evola no di certo.
Evola, insomma, certamente è più conosciuto, più popolare ma, a livello culturale, non credo sia più importante. Ha il suo posto nella nostra cultura, se non altro come antifascista di destra, ha scritto opere che ho letto con interesse e piacere come il Saggio sui tantra (1949) o Cavalcare la Tigre (1961), ma non ha aperto il campo per gli scienziati a venire e non ha iniziato nessun nuovo sapere. Non ha aumentato il bagaglio di conoscenze dell’umanità, anche se ha prodotto opere originali e di valore. Qui sta la differenza e, secondo me, l’indiscussa superiorità culturale di Tucci.
Campi d'indagine diversi. Non si possono paragonare personaggi che hanno operato su piani differenti.
non merito così tanta attenzione, carissima, in un blog così prestigioso come il tuo, però
sono comunque contento di aver contribuito ad uno spunto di riflessione sul fatto che forse per far conoscere l’opera di Tucci, Evola potrebbe essere un pò anche una chiave, un punto di partenza, magari un modo per suscitare curiosità nel lettore non specialista
un caro saluto
diego
Fabio, ho detto che Evola era l’amico di Tucci, e non viceversa, perché è Tucci colui che ha spostato in confini della scienza.
Questo volevo spiegare.
Poi, ovviamente, hai ragione che Evola e Tucci non si possono paragonare.
diego, grazie infatti dello spunto di riflessione, utilissimo, e anche del suggerimento, di cui avrò molto bisogno.
Ho letto per caso questo blog e devo fare i miei complimenti perlo sforzo fatto per far conoscere una grande figura, come quella di Tucci, ancora sconosciuta in Italia, Nel blog ho letto un accostamento tra Tucci ed Evola, che devo dire sono due figure che appartegono al numinoso, Il Tucci attraverso il viaggio ci ha fornito la conoscenza del pensiero orientale, Evola ha introdotto, attraverso il suo testo: "Lo yoga della Potenza" il tantrismo, o la via della mano sinistra. Qundi i due autori appartengono a mio giudizio ad una stessa matrice culturale, che dalla conoscenza di luoghi e testi ( Tucci ) allo sforzo non facile fatto da Evola di tradurre per l’occidentale gli insegnamenti della gnosi orientale
francesco
Francesco, grazie di apprezzare questo blog.
In effetti Evola ha fatto un grande sforzo di "traduzione" culturale per noi. Guardi però che Tucci aveva già tradotto dei testi tantrici, e guardi che il tantrismo non è necessariamente della mano sinistra!
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