"L'opportunismo metafisico e cosmico di Tucci" - Fosco Maraini
Maraini, che ebbe per decenni un rapporto molto tormentato col maestro, del quale ho parlato più volte, fece su di lui un ritrattino non molto edificante in Segreto Tibet:
L’atto finale di opportunismo metafisico e cosmico, se vero, ne richiamerebbe a mente altri molteplici; dalle lodi del Duce di certe prefazioni, alle dichiarazioni verbali e scritte d’adesione alla fede buddhista per poter mettere piede a Lhasa, alla porta chiusa in faccia al Dalai Lama ormai spodestato nella sua visita a Roma (presumibilmente per non dispiacere ai cinesi).
Il commento al vetriolo sull'opportunismo di Tucci viene da un pulpito che non ha sfruttato meno le fortune della vita e del caso. Il problema di queste figure è che hanno svolto e svolgono spesso un'attività auto-beatificazione che è manchevole di rispetto come la marcia trionfale di un imperatore romano.
Daniel, in parte hai ragione, ma solo in parte. Se vuoi diventare famoso, o se hai velleità di fare grandi cose, è ovvio che cerchi di andare col vento e non controvento. Ma Maraini fece scelte ben precise, politiche e personali, come anche Tucci, ed erano scelte opposte, quando non essere di una certa bandiera ti costava la carriera e certo non ti permetteva fama e onori.
Mi chiedo, cosa ha fatto o detto Tucci a proposito delle leggi raziali? Era d'accordo con il suo gran amico Gentile?
Sì Michael, era d'accordo. Era d'accordo su tutto con Gentile e con Mussolini.