Il Museo Civico di Arte Orientale di Trieste chiuderà?
E’ così, e aveva ragione Tucci quando ringraziava profusamente i politici che lo aiutavano nell’introduzione dei suoi libri di esplorazione e di viaggio: è raro trovare menti illuminate che si interessano e patrocinano la cultura – a meno che, oggigiorno, la cultura sia spettacolo e venga spettacolarizzata.
Sembra proprio che il Museo Civico di Arte Orientale di Trieste chiuderà. E’ il bellissimo Palazzetto Leo di via San Sebastiano 1 che vedete nella foto, che offre in mostra non solo collezioni e oggetti d’arte orientale, ma anche memorie e ricordi di viaggio, armi, strumenti musicali, testimonianze di vario tipo e reperti di carattere etno-antropologico, provenienti da tutta l’area asiatica, in particolare dalla Cina e il Giappone e acquisiti dai Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste a partire dalla seconda metà del XIX secolo.
Il museo ospita al primo piano la sezione “Trieste e l’oriente” e la sezione Gandhara, di cui ho parlato più volte, al secondo piano la sezione Cina e al terzo e quarto piano la sezione Giappone.
La probabile chiusura è dovuta alla cronica mancanza di fondi, che con l’ultima finanziaria è diventata un vero e proprio collasso. Mi chiedo quando i nostri politici smetteranno di considerare la cultura e la scienza solo un optional, un lusso, e capiranno che, senza, non c’è progresso tecnologico, quindi investimenti, lavoro e avanzamento economico.
E, soprattutto, non c’è l’espressione più alta dell’umanità, la conoscenza dell’Altro che, in questo caso, è l’Asia.