Ario e romano: le origini della razza
In Italia circolò per molto tempo l’idea che l’arianesimo fosse il fondamento delle grandi «civiltà virili» del passato come quella dell’India, dell’Egitto, della Persia, dell’Ellade, di Roma e della Germania, e che la rivoluzione fascista si rivolgesse alla razza «ario-romana», ritemprandola ed elevandola niente di meno che al divino, e per questo la razza ario-romana fosse quella eletta dalla nascita.
Scriveva Uberto Pestalozza, che con Tucci era in ottimi rapporti, nel 1944:
Per questo la rivoluzione mussoliniana è la rivolta tradizionale che ritempra la Razza, richiamandola al suo prodigio antico, alimento verace del suo spirito e del suo sangue. […] Il mito classico, per virtù di Razza, si rianima e riprende la fisionomia veridica di epopea eroico – solare, nel quadro di una realtà ancora vibrante; e riconosce l’ario – romano come la più virile costruttiva apparizione storica dell’Arianesimo. […] In ciò si rivela l’alto grado di adesione al divino della Razza di Roma; adesione che di per sè determina, in tutta la sua ampiezza, la scala gerarchica della Razza.
[...] Ario e romano: le origini della razza mercoledì 23 febbraio 2011 [...]